Cosa fare se vi capita di ritrovarvi, vostro malgrado, in una situazione di sopravvivenza e il vostro nome non è Bear Grylls? Che coltello vorreste avere al vostro fianco? Come dite? Il miglior coltello survival? O il miglior coltello militare? Onestamente, crediamo che in un momento del genere chiunque di noi sarebbe contento di avere un qualsiasi coltello a disposizione… Come fare allora per non trovarsi impreparati? Beh, se siete arrivati fin qui (tra parentesi, benvenuti!), è evidente che siete delle persone che amano prepararsi bene, prima di avventurarsi in una nuova “missione”. Non siete alla ricerca di un coltello qualunque, volete il miglior coltello survival possibile, sia esso a lama fissa o a serramanico così da resistere e sopravvivere a qualunque situazione e imprevisto. Per aiutarvi a scegliere il gioiellino che fa esattamente al caso vostro, abbiamo preparato questa guida, cercando di spiegare, illustrare e recensire i migliori coltelli militari, da caccia e da sopravvivenza disponibili oggi sul mercato.
Siete pronti? Via!
Mostrami i PREZZI dei coltelli e le opinioni degli acquirenti!
Che cos’è un coltello survival
Un coltello survival (o coltello da sopravvivenza, che dir si voglia), è uno dei vostri migliori alleati quando vi trovate “là fuori”, soprattutto in situazioni di emergenza, quando non c’è tempo da perdere, o quando la vostra attrezzatura principale è mal funzionante, o peggio ancora perduta. Vi viene inoltre in aiuto durante la scuoiatura, lo sventramento, la tranciatura o il taglio di una miriade di oggetti e materiali (legna fra tutti, ma anche corde di vario genere, pellame o lamiere, tanto per fare alcuni esempi). Il coltello, a seconda del tipo, può inoltre essere utilizzato per segare, perforare, spaccare, martellare o sbriciolare.
Tra i vari tipi di coltello, i più comuni sono: coltelli a lama fissa, coltelli a serramanico (o coltelli pieghevoli), coltelli a scatto, coltelli balisong (detti anche coltelli a farfalla).
Come riconoscere un buon coltello survival
Peso e dimensioni
Il peso di un buon coltello da sopravvivenza deve essere proporzionalmente bilanciato, in modo da renderne l’utilizzo agevole. In maniera particolare, il peso e le dimensioni non devono essere tali da farvi facilmente affaticare quando lavorate; o rendere il coltello un ingombro durante il trasporto. I coltelli di dimensioni medie (20-25 centimetri), viaggiano intorno ai 200/400 grammi. Diffidate dall’equazione più grande è, meglio è, in quanto le caratteristiche che definiscono la qualità di un coltello sono ben altre.
Codolo
Il codolo è la parte piatta terminale della lama. In questo caso, i migliori coltelli sono quelli forgiati come un unico pezzo d’acciaio, vale a dire dalla punta della lama fino al codolo, che pertanto si estende per tutta la lunghezza del manico, sia per lunghezza che per larghezza. Questa caratteristica è molto ben visibile ad esempio nei coltelli KA-BAR Becker, dove le guancette del manico vengono sagomate seguendo le linee del codolo, e fissate allo stesso con delle viti (si possono usare inoltre perni metallici, bulloni di varia natura, fino all’incollaggio mediante resine epossidiche). Diversi sono i vantaggi di un coltello costruito in questo modo: trattandosi di un unico pezzo d’acciaio, è infatti molto robusto, e anche se usato a lungo e pesantemente, quasi sicuramente vi durerà una vita. Inoltre, l’acciaio del codolo rende di fatto il manico più pesante, o se vogliamo, abbiamo una diversa distribuzione del peso, che si traduce in uno spostamento del baricentro dalla lama verso il manico. Appesantendo il manico di un coltello per compensare il peso della lama, si sposta di fatto il punto di equilibrio rotazionale verso l’impugnatura (quindi verso la mano), vale a dire verso il punto dove il coltello può essere manipolato con più facilità ed efficacia. Il tutto si traduce in un enorme aumento di agilità e facilità d’uso. Questo tipo di coltelli è infine definito con il termine inglese full-tang, il cui significato è appunto di coltello “a tutto codolo”.
Manico
Nel caso dei coltelli da sopravvivenza, il manico è probabilmente tanto importante quanto la lama. Deve infatti offrire un’impugnatura ergonomica, a prova di scivolo, ferma, ma che allo stesso tempo permetta al polso di muoversi agevolmente. Il tutto si deve tradurre in semplicità di maneggevolezza, per un taglio sicuro e preciso. I materiali usati per il manico sono molteplici. Tra i più comuni citiamo la gomma termoplastica (TPE), il Kraton, il G10 (vetronite), e lo Zytel® (un composto di nylon e fibra di vetro). Ottimi sono inoltre i manici in Micarta. Non ultimo, va detto che in molti coltelli il manico presenta alla base un’area in acciaio (a volte dentellata), adatta per operazioni di martellamento o frantumazione di piccoli o medi oggetti.
Cosa dice chi li ha comprati
Ho appena portato a casa un SOG della serie Navy SEAL. Dico solo questo: 6 millimetri di spessore! Mamma mia che coltello! Appena aperta la confezione ne sono rimasto altamente impressionato, le foto non riescono a rendere bene l’idea di cosa andate a comprare. Sono contentissimo!
Qual è la parte più importante di un coltello?
Lama
Manco a dirlo, la parte più importante del coltello. Serve scrivere che deve essere di ottima qualità? No, vero? Ci sono decine e decine di materiali diversi per la costruzione di una lama. Per quanto riguarda i coltelli che ci interessano, viene comunemente usato acciaio inossidabile (inox), acciaio al carbonio, leghe di acciaio con diverse percentuali di cromo, molibdeno e vanadio. Tra i migliori acciai possiamo sicuramente citare quelli di provenienza giapponese, come ad esempio l’AUS-8A o il VG-1. Per non parlare del VG-10, ad alto contenuto di carbonio, oltre a cromo, molibdeno, vanadio, cobalto e manganese. Assolutamente da non sottovalutare sono gli ottimi acciai tedeschi Krupp, che ad un costo più contenuto uniscono qualità ed eccellente resistenza alla corrosione.
Trattamenti speciali
Ci sono vari processi tecnologici o trattamenti speciali a cui vengono sottoposte molte lame, quasi sempre per aumentarne le caratteristiche tecniche, e qualche volta per un fattore puramente estetico. Uno dei processi più comuni è la brunitura, vale a dire la colorazione superficiale della lama come protezione contro l’ossidazione. Altri trattamenti protettivi prevedono la copertura dell’acciaio con resine epossidiche, essenzialmente di colore nero, che rendono tra l’altro la lama anti-riflettente. Le lame dei coltelli di fascia medio-alta possono venire sottoposte a trattamento criogenico, o nitrurazione al titanio. In entrambi i casi si tratta di processi il cui scopo è quello di aumentare la durezza superficiale della lama, la resistenza alla corrosione e all’usura, e la tenuta del filo.
Coltello survival o coltello tattico: quale preferire?
Bella domanda… Onestamente rispondere non è facile. Provate ad affiancare un coltello da sopravvivenza ad un coltello tattico: la prima cosa che noterete è che sono molto simili tra loro. Talmente simili che farete difficoltà a notarne le differenze. Talmente simili, che sono praticamente uguali! In effetti, al giorno d’oggi la distinzione tra coltello survival e coltello tattico è quasi inesistente. Molto spesso lo stesso coltello viene presentato dalla casa costruttrice sia come coltello survival, che come coltello tattico. Banalmente, un coltello tattico è un coltello survival con la lama annerita. All’atto pratico però, un coltello tattico (quindi con lama scura o nera, antiriflesso), è utile solo quando inseguite qualcuno nel buio. Onestamente, quando vi capiterà? Le lame tattiche sono spesso sottoposte a trattamenti speciali che, oltre ad aumentarne la resistenza, le rendono esteticamente più cattive. Più di questo non c’è, tant’è vero che i coltelli della seconda guerra mondiale definiti tattici, non avevano nemmeno la lama annerita! E poi, avete mai sentito parlare di qualcuno morto ammazzato perché gli avevano visto il coltello?
Che coltello scegliere
Bene, abbiamo visto brevemente le parti più importanti di un coltello da sopravvivenza. Tenendo conto che in commercio si trovano (a dir poco) decine di marche e centinaia di coltelli di ogni fattezza, come fare per scegliere quello che fa esattamente al caso vostro? Beh, un modo sarebbe quello di leggervi tutte le recensioni dei coltelli una ad una… ma onestamente, chi ne ha voglia? Per venirvi incontro, una prima scrematura l’abbiamo fatta noi. Infatti, qui non troverete tutti i coltelli da sopravvivenza offerti dal mercato, ma solo quelli che sono considerati i migliori. Da chi? Ma ovviamente da chi li usa, cioè da persone che prima di voi li hanno acquistati, provati, e sono rimasti soddisfatti.
Cosa dice chi li ha comprati
Ho appena acquistato un coltello di sopravvivenza della Fällkniven di alta qualità, perfetto per le mie avventure all’aperto. Sono rimasto estremamente soddisfatto del coltello grazie alla lama affilatissima, alla resistenza dei materiali e agli accessori a corredo. Finalmente mi sono reso conto cosa significa investire in un coltello affidabile che sicuramente mi durerà tutta la vita!
Facili tabelle comparative per aiutarvi
Per facilitarvi nella ricerca, abbiamo suddiviso i coltelli per marche. Inoltre, per ogni marca, è stata creata una tabella comparativa con informazioni chiare e precise:
- Nome completo del coltello con tanto di foto
- Lunghezza totale del coltello
- Lunghezza della lama
- Peso
- Materiale della lama
- Fascia di prezzo
Quanto costa un coltello survival?
Per quanto riguarda i prezzi, come potete ben immaginare, variano (e di molto), a seconda delle caratteristiche e della fattura del coltello, del tipo di lama, del materiale del manico, della presenza o meno di accessori a corredo. Nelle tabelle che abbiamo preparato, vengono usati i seguenti simboli:
- € prezzo inferiore a 50 Euro
- €€ prezzo compreso tra 50 e 100 Euro
- €€€ prezzo compreso tra 100 e 200 Euro
- €€€€ prezzo oltre i 200 Euro
I modelli meno costosi possono essere portati a casa con 20-30 Euro. Anche se non offrono (per ovvie ragioni), le prestazioni, il tipo di lama o gli accessori di un coltello da 100 e più Euro, si tratta comunque di coltelli tattici o da sopravvivenza rispettabilissimi, che meritano perlomeno di essere presi in considerazione.
Le marche di coltelli recensite
Qui di seguito riportiamo l’elenco delle marche che trovate nel sito Coltelli Survival:
- Coltelli Böker
- Coltelli Camillus
- Coltelli Cold Steel
- Coltelli Fällkniven
- Coltelli Gerber e Gerber Bear Grylls
- Coltelli KA-BAR e KA-BAR Becker
- Coltelli SOG
- Coltelli a serramanico tascabili Spyderco
- Coltelli Rambo First Blood da collezione
Cliccateci sopra, e date un’occhiata alle tabelle comparative, così da capire quale marca fa per voi.
Tocca a te!
Bene, questo è quanto. Speriamo che le informazioni che troverete nel sito vi possano aiutare nella scelta finale del vostro coltello survival. Onestamente “c’è tanta roba”, e se non sapete da che parte cominciare, potete provare da qui: guida rapida ai migliori coltelli (per chi non ha tempo da perdere).
Buona scelta!